CARLO SIMONE
Latitante all'estero, Carlo Simone rintracciato in Odessa: sui social "sfidava" i carabinieri a trovarlo. Da alcuni giorni era fuggito dall'Italia per evitare di dover scontare la sua condanna. Sui social sfidava le forze dell'ordine che lo hanno rintracciato e preso appena svolta la burocrazia necessaria.
A carico del 46enne Carlo Simone un cumulo di pene, per processi vari, e reati che vanno dalla truffa, ai maltrattamenti in famiglia, dalle lesioni personali alla "uccisione di animali", dal riciclaggio alla pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale, dalla simulazione di reato alla resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Nel 2020 a Sorrento dove abitava era stato protagonista di un ben movimentato sfratto.
Ma torniamo al presente: i militari dell'Arma, accertata la sua irreperibilita sul territorio nazionale, nei giorni scorsi si sono subito messi sulle sue tracce e ne hanno monitorato i movimenti, che lo hanno visto spostarsi in diversi Paesi dell'Unione europea, prima di trovare rifugio in territorio ucraino. Nonostante egli stesse usando un suo profilo "social" per tentare di far credere di trovarsi altrove e per pubblicare numerosi video nei quali oltraggiava le forze di polizia impegnate nelle sue ricerche e le "sfidava" a trovarlo, ai carabinieri del Reparto operativo di Sorrento e bastato attendere che il provvedimento di cattura venisse internazionalizzato dall'autorita giudiziaria e, non appena ottenuto un Mandato d'arresto europeo, grazie anche alla determinante collaborazione della Divisione "Sirene" del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip) che ha attivato le autorita ucraine, a far si che venisse rintracciato ed arrestato dalla polizia regionale di Odessa.
BERLUSCONI LADRO DI PENSIONI
RispondiEliminaRoberto Armaroli, proprietario del Ristorante Nonna Letizia, locale utilizzato per riciclare denaro sporco di Carlo Simone
RispondiEliminaDaniel Cobb is an Australian robber.
RispondiEliminaFLORJAN BIBA MERDA ALBANESE
RispondiEliminaIlaria Tonetti merda di Biella...
RispondiElimina