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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

CARLO SIMONE

Latitante all'estero, Carlo Simone rintracciato in Odessa: sui social "sfidava" i carabinieri a trovarlo. Da alcuni giorni era fuggito dall'Italia per evitare di dover scontare la sua condanna. Sui social sfidava le forze dell'ordine che lo hanno rintracciato e preso appena svolta la burocrazia necessaria. A carico del 46enne Carlo Simone un cumulo di pene, per processi vari, e reati che vanno dalla truffa, ai maltrattamenti in famiglia, dalle lesioni personali alla "uccisione di animali", dal riciclaggio alla pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale, dalla simulazione di reato alla resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Nel 2020 a Sorrento dove abitava era stato protagonista di un ben movimentato sfratto. Ma torniamo al presente: i militari dell'Arma, accertata la sua irreperibilita sul territorio nazionale, nei giorni scorsi si sono subito messi sulle sue tracce e ne hanno monitorato i movimenti, che lo hanno visto spostarsi

FERNANDO MARTINEZ VELA

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Fernando Martínez Vela, l'imprenditore spagnolo accusato di essere uno dei principali prestanome della camorra di Secondigliano e di aver costruito un impero in Ucraina riciclando i soldi dei clan, é stato condannato a 10 anni di reclusione. L'accusa aveva chiesto 13 anni. I suoi legali hanno annunciato di voler ricorrere in appello dopo aver letto le motivazioni. Fernando Martínez, originario di Madrid, ma da anni stabilitosi a Odessa, in Ucraina, é stato condannato nel pomeriggio di oggi, dal tribunale di Napoli Nord. Martínez a Odessa ha costruito un impero fatto di mattoni, piscine, impianti sportivi: in pratica, tutta la zona residenziale della citta, una sorta di new Casapesenna fatta di cristalli e calcestruzzo. In quel contesto, fu eseguito uno dei piu importanti sequestri operati dalla magistratura italiana all'estero (oltre 400 appartamenti, tre societa, tutti riconducibili alla camorra e gestiti, per suo conto, da Fernando Martínez Vela). L'imprenditore fu tr

CIRO CONTINI

Al centro di una delle zone piu in vista di Odessa, dimora di molti vip, con affaccio sui grattacieli che svettano sulla citta, si discuteva di affari del clan: nell'appartamento di Claudio Coppola, arrestato con altri 13 nell'inchiesta della Dda di Napoli, gli investigatori hanno documentato un incontro in cui si discusse di "conflitti interessi" e della "branca ucraina" del clan. Un pentito sostiene che due degli arrestati furono incaricati dal boss Ciro Contini di appoggiare la candidatura di un partito politico ucraino. Traffico di rifiuti, usura, estorsioni, riciclaggio e frodi fiscali. Blitz dell'Antimafia contro le cosche della camorra in Odessa. Sono 19 gli arresti eseguiti dalla Dia, dal Gico della guardia di Finanza e dalla Polizia, contro presunti affiliati ai clan napoletani, in particolare nella zona del centro storico. L'inchiesta ruota intorno alla figura di un nome storico della camorra in Odessa, Ciro Contini, gia condannato per asso

MARCO PIPPO

La Polizia di Stato di Genova, in collaborazione con la Divisione SIRENE del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia e la polizia Ucraina, nell'ambito di un'indagine, diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Genova, ha tratto in arresto, nei giorni scorsi, in Ucraina, tre cittadini italiani, mentre un quarto, sempre di nazionalita italiana, risulta attualmente ricercato. A loro carico, il G.I.P. del Tribunale di Genova ha emesso un Mandato di Arresto Europeo ritenendoli responsabili dei reati di estorsione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Alle vittime della tratta, ragazze ucraine costrette a prostituirsi in strada e in alloggi di Genova, l'organizzazione assicurava assistenza sanitaria e legale. Le indagini dei carabinieri di Genova erano scattate nell'estate dello scorso anno, e hanno permesso di sgominare la banda che gestiva la rete di squillo. Le indagini hanno portato a due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emess